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L'Osservatorio di mercato è consultabile sul sito Ismea Servizi con la possibilità di selezionare e costruire l'informazione di mercato, pensata per soddisfare al meglio le esigenze di istituzioni, imprese e istituti di credito.
L'Osservatorio ti offre la possibilità di navigare tra i dati e le informazioni, costantemente aggiornati, del settore del florovivaismo per conoscere:
In Italia vi sono diversi mercati florovivaistici in quanto in ogni zona produttiva o di consumo sono presenti uno o più centri di commercializzazione.
Nonostante la struttura mercantile favorisca un collegamento più diretto tra produzione e mercato, negli ultimi anni si è andata indebolendo la loro posizione commerciale all'interno della filiera, con un calo in termini di volumi trattati ed anche il venir meno di una specifica clientela sia da parte di chi vende sia di coloro che acquistano, a causa della diffusione di mercati misti. Il numero dei passaggi tra la fase alla produzione e quella al consumo influisce soprattutto sul prodotto il cui mantenimento delle caratteristiche qualitative è determinato dal controllo di fattori esogeni (temperatura, trattamenti, ecc.) che a seconda della specializzazione dell'intermediario può venir meno. La creazione dei mercati cosiddetti alla produzione rispondono proprio all'esigenza di spostare la maggiore gamma possibile in tempi rapidi dal luogo di coltivazione a quello della distribuzione e, tramite contatti diretti, di instaurare rapporti fiduciari con i grossisti o i dettaglianti che si recano presso queste strutture. Negli ultimi anni i mercati sono venuti incontro agli operatori consentendo di reperire la merce in orari più flessibili o aperture straordinarie. La distribuzione capillare effettuata sul territorio da parte di grandi aziende o cooperative e di fornitori esteri, facilitata anche dallo sviluppo della vendita via internet, riduce la propensione da parte di grossisti o dettaglianti a recarsi presso le strutture mercantili esistenti; ciononostante tali strutture accolgono ancora un vasto pubblico di operatori e cercano di offrire servizi di tipo informativo e talvolta anche logistico per facilitare la compravendita.
I distretti del florovivaismo sono stati istituiti successivamente alla pubblicazione del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228 (orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell'articolo 7 della legge 5 marzo 2001 n. 57, Disposizioni in materia di apertura e regolazione dei mercati).
Attualmente risultano riconosciuti sette distretti che non completano la mappa delle zone vocate di produzione italiane ma senz'altro delimitano un territorio connotandolo come adatto a perseguire, tramite azioni specifiche, obiettivi di sviluppo. Le zone di produzione ricadenti in tali distretti rappresentano realtà produttive importanti dove vi sono aziende leader a livello nazionale e/o anche estero nonché numerose altre aziende di dimensioni minori che contribuiscono ad arricchire l'offerta della profondità e gamma necessarie per rispondere alle esigenze degli operatori a valle. Allo stesso tempo lo sviluppo dell'area, negli anni, ha favorito l'insediamento di aziende che si occupano delle fasi a monte (ibridatori e moltiplicatori) o a valle (materiali complementari ai fiori, piante, alberi e arbusti) nonché strutture mercantili con lo scopo di favorire l'incontro tra domanda e offerta.
Oltre ai distretti riconosciuti vi sono le seguenti aree di produzione dove la specializzazione è parimenti un fattore noto a livello nazionale:
- Provincia di Latina (Lazio);
- Provincia di Verbano, Cusio e Ossola (Lago Maggiore);
- Provincia di Napoli e Salerno.