Tra i limiti strutturali della filiera cerealicola figura un livello qualitativo della materia prima nazionale ritenuto discontinuo e non sempre adeguato alle esigenze dell'industria di trasformazione, che in misura sempre maggiore ricorre all'approvvigionamento di granella di cereali sui mercati esteri. L'adeguamento della materia prima a standard qualitativi più elevati e rispondenti alle necessità della domanda è condizione necessaria per attivare relazioni commerciali stabili e assicurare un'adeguata redditività ai produttori agricoli.
Al fine di favorire concretamente un maggiore orientamento dell'offerta alla domanda, è necessario conoscere preliminarmente le esigenze della domanda dei principali segmenti dell'industria cerealicola nazionale: molitoria, pastaria e mangimistica. A questo scopo è prevista un'indagine diretta presso le imprese industriali.
Uno strumento fondamentale per favorire l'instaurarsi delle relazioni di filiera e per la stipula di accordi commerciali è rappresentato da un sistema che consenta la rilevazione sistematica delle caratteristiche qualitative dei cereali. E' in quest'ottica che è stata prevista l'azione "Progettazione, sviluppo e consolidamento della Rete Nazionale di Qualità Cerealicola (RQC)", finalizzata a sostenere le imprese nel processo di acquisizione delle dotazioni infrastrutturali necessarie a effettuare il monitoraggio della qualità della granella di cereali.
Il successo dei prodotti simbolo del made in Italy alimentare come pane, pasta e pizza è strettamente legato alla crescente attenzione posta nel concetto di qualità partendo anche dalla materia prima utilizzata.