Home » Zootecnia » Bovini da latte » Qualità
Dal 19 aprile 2017 è obbligatoria in etichetta l'indicazione dell'origine della materia prima dei prodotti lattiero caseari in Italia come ad esempio il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini.
L'obbligo si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale. Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all'origine e il latte fresco già tracciato.
Il Regolamento (CE) n. 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari disciplina i prodotti agroalimentari a Denominazione di Origine Protetta (Dop) e a Indicazione Geografica Protetta (Igp).
Il principio fondamentale che sta alla base dei prodotti in esame è che la qualità è legata all'origine e che proprio dal territorio, dall'ambiente, e dal talento dell'uomo nascono e si manifestano le caratteristiche peculiari di un prodotto agroalimentare. Questo Regolamento ha quindi la finalità di valorizzare la qualità e tipicità dei prodotti agro-alimentari, al fine di consentire la diversificazione dei prodotti agricoli (e quindi sostenere il mondo rurale) e soddisfare le maggiori esigenze di qualità ed informazione da parte del consumatore.
In Italia, al 30 aprile 2017, si contano 37 DOP e 1 STG riconosciute ai sensi di questo regolamento appartenenti al comparto dei formaggi a base di latte bovino (e misti).
I prodotti provenienti da agricoltura biologica, disciplinati dal Regolamento (CE) n. 834/07 e sue successive modifiche, sono quei prodotti per i quali in tutte le fasi del ciclo produttivo è escluso l'utilizzo di prodotti chimici (pesticidi e fertilizzanti), e per la cui produzione si utilizzano invece un insieme di tecniche di coltivazione e di allevamento che rispettano l'ambiente. Essi sono sottoposti ad un rigido sistema di controlli, stabiliti per legge, che verificano la conformità dei prodotti a determinate regole produttive.
In esecuzione del Regolamento(CE) n.1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 luglio 2000 è stato istituito un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini. Nel gennaio 2002, tramite il Decreto ministeriale del 31 gennaio 2002, è stata istituita la Banca Dati Nazionale (BDN) e sono state definite le modalità di funzionamento dell'anagrafe bovina e bufalina.